Zettelkasten

Uno Zettelkasten (letteralmente una scatola delle note) identifica un sistema di gestione delle annotazioni ideato dal sociologo tedesco Niklas Luhmann. Per lui questa scatola prendva la forma di uno schedario di legno con molteplici cassetti contenenti note su fogli all’incirca della grandezza di un A5

La sua re-implementazione che usa come base il moderno web si avvicina molto all’idea di un wiki con tag, nel senso che è una collezione di documenti semplici, contenenti collegamenti ipertestuali. Questi stessi documenti vengono taggati (cioè etichettati con parole) e sono quindi raggruppati concettualmente.

Molto lo scritto dello stesso Luhmann sul Zettelkasten sicuramente per i contenuti, ma per me anche per l’approccio al problema da un punto di vista della comunicazione. Ad esempio:

[…] È impossibile pensare senza scrivere o almeno è impossibile farlo in maniera tale da creare una qualsivoglia rete. In qualche modo vogliamo riportare le differenze e catturare i tratti distintivi che sono esplicitamente o implicitamente contenuti nei concetti,

[…] L’informazione è un evento intra-sistematico. Si verifica quando si confronta un messaggio o una voce rispetto ad altre possibilità. L’informazione, di conseguenza, ha origine solo in sistemi che possiedono uno schema comparativo, anche se questo equivale solo a: “questo o qualcos’altro”.

[..,] Se un sistema comunicativo deve durare più a lungo, dobbiamo scegliere la via della specializzazione altamente tecnica o quella dell’incorporazione della casualità e delle informazioni generate ad hoc. Applicato alle raccolte di note, possiamo scegliere la via della specializzazione tematica (come le note sulla responsabilità governativa) o possiamo scegliere la via di un’organizzazione aperta. Per quest’ultimo abbiamo deciso. Dopo oltre ventisei anni di collaborazione di successo e solo occasionalmente difficile, possiamo ora garantire il successo o almeno la fattibilità di questo approccio.

Sulle caratteristiche del Zettel

  • Deve possedere un identificativo chiaro, costante e senza relazioni con il contenuto della nota;

  • Deve essere possibile il collegamento ipertestuale inteso come diramazione, cioè che aggiunto al collegamento, sia possibile una sorta di derivazione concettuale chiara. Luhmann fa il seguente esempio:

    esempi di zettels

    Un biglietto con il numero 57/12 può poi proseguire con il 57/13, ecc. Allo stesso tempo può essere integrato ad una certa parola o pensiero con 57/12a o 57/12b, ecc. Internamente, questo biglietto può essere integrato con 57/12a1, ecc. Sulla pagina stessa utilizzo lettere o numeri rossi per contrassegnare il luogo di collegamento. Su un biglietto possono esserci diversi punti di connessione. In questo modo si rende possibile una sorta di crescita interna (Wachstum nach innen**, a seconda del tipo di materiale per il pensiero. Lo svantaggio è che il testo originariamente continuo è spesso spezzato da centinaia di slittamenti intermedi. Ma se numeriamo sistematicamente le carte, possiamo trovare facilmente l’insieme testuale originale.

  • Il link (inteso come collegamento ipertestuale a cui siamo ormai abituati) deve avere delle caratteristiche precise:

  • deve essere bidirezionale, cioè percorribile nei due versi: dalla sorgente alla destinazione e viceversa (in questo è più simile a Xanadu#) che al web);

  • dev’essere il più possibile radiale, cioè composto quando necessario da più “salti”, al fine di ridurre la dimensione dell’indice:

    Spesso il contesto in cui stiamo lavorando suggerisce una molteplicità di collegamenti con altre note. Ciò vale soprattutto quando l’indice della carta è già voluminoso. In questi casi è importante catturare i collegamenti in modo radiale, per così dire, ma allo stesso tempo anche registrando subito i back link nei foglietti a cui sono collegati.

  • L’indicizzazione per parola chiave (o tag) di ogni zettel e accanto a questo può aiutare un indice bibliografico delle fonti citate;

  • ogni nota ha lo stesso ruolo all’interno della raccolta. Non esistono cioè note speciali, che «[…] “rappresentazioni privilegiate” che ci permettono di controllare il valore di verità di altre rappresentazioni o rivendicazioni […]». Il suo valore aumenta solo in base alla rete dei collegamenti;

Come risultato di un ampio lavoro con questa tecnica sorgerà una sorta di memoria secondaria, un alter ego con il quale potremo comunicare costantemente. Essa si dimostra simile alla nostra memoria, in quanto non ha un ordine completamente costruito nella sua interezza, non una gerarchia, e certamente non ha una struttura lineare come un libro. Proprio per questo motivo, ottiene una vita propria, indipendente dal suo autore.

[…] Riassumendo: questa tecnica garantisce che il suo ordine meramente formale non diventi un ostacolo, ma si adatti allo sviluppo concettuale.

Piccolo glossario di terminologia (tedesca)

Alcuni altri collegamenti che devo ancora approfondire